In uscita il 22 marzo per Parco della Musica Records, il nuovo album di Massimo Nunzi, Six Voices for a Voyager.

In uscita il 22 marzo per Parco della Musica Records, il nuovo album di Massimo Nunzi, Six Voices for a Voyager.

 

Quando scrivo un tema, lo immagino come una stringa di DNA che evolvendosi crea un nuovo organismo vivente. Un buon tema prolifera e si autogenera all’infinito e non si interrompe mai nella sua evoluzione”.

Sin dall’inizio della mia carriera di compositore, che si è sviluppata in ambiti molto diversi, ho sempre cercato una cifra stilistica originale. Il Jazz è sempre stato il mezzo per sperimentare ed esprimere le molteplici evoluzioni del suono che cerco ma ho sempre lasciato un largo margine di azione alla scrittura orchestrale che va a contrapporsi all’improvvisazione. Per affrontare un repertorio molto articolato e complesso come questo sono accompagnato da una band di eccellenze che si sono ritrovate appieno nel mio percorso multi-stilistico, che va da temi scritti per il cinema, la radio (francese) e l’opera contemporanea. Il tema è l’Universo femminile in molteplici declinazioni.

I temi ed i testi delle canzoni sono realizzati da me e dagli scrittori Cynthia Zarin, Gioia Costa e Yann Apperry mentre l’unico brano non mio è del compositore estone Tõnu Kõrvitz. Mi accompagna in questo viaggio molto personale la cantante e compositrice Elisabetta Antonini, che sensibilmente incarna come un’attrice sonora tutte le diverse donne che raccontiamo nelle composizioni, il chitarrista Fabio Zeppetella, da tutti ammirato per la sua squisita abilità strumentale e per la delicatissima sensibilità, il pianista Domenico Sanna che importa nella band il colore della contemporaneità e della libertà stilistica che gli deriva dalle sue tante esperienze, il contrabbassista e bassista elettrico Giulio Scarpato e il batterista Marco Valeri, talenti poliedrici ma su tutto, solide ed affidabili rocce, ben radicate nella tradizione del Jazz di ieri e di oggi ed il giovane sassofonista Gabriel Marciano, uno dei più importanti nuovissimi talenti della scena contemporanea. – Massimo Nunzi

Massimo Nunzi è un compositore, trombettista e divulgatore musicale italiano. Compone e dirige per formazioni multiformi, dal quartetto d’archi al Coro Polifonico, dalla Big Band jazz all’Orchestra Sinfonica, negli ultimi anni, continuando a comporre, eseguire e spiegare la musica per la radio, per la tv, per il cinema e per il teatro, ha ideato originali format di divulgazione musicale ad alta interazione con il pubblico. La sua carriera eÌ€ costellata di autorevoli collaborazioni: dagli esordi da giovanissimo trombettista accanto a Don Cherry, Massimo Urbani, Lester Bowie, David Liebman, Dizzy Gillespie, John Cage, Toshiko Akiyoshi, Franco Ambrosetti, Enrico Pieranunzi, Chet Baker, Domenico Modugno, Umberto Bindi, Niccolò Fabi, Fabrizio Bosso, Danilo Rea, Enrico Rava, Enrico Intra, Fabrizio Bosso, Alberto Corvini, Bruno Biriaco, l’autore Andrea Camilleri, Tullio De Piscopo, la cantante Tosca, collaborando con autori d’ogni genere musicale e letterario come Colle der Fomento a Frankie Hinrg fino alla poetessa candidata al Nobel Doris Kareva e alla scrittrice americana Cynthia Zarin, calcando i palchi dei club e dei teatri italiani più celebri e dirigendo l’orchestra della RAI, e fondando nel 1987 l’Orchestra Trombe Rosse e partecipando a programmi radiofonici di Radio RAI e alle produzioni cinematografiche con cui ha realizzato dieci film, con Istituto Luce, Cattleya, Rai Cinema, National Geographic, Indigo e film e programmi e serie Tv per RAI come “Crimini” e “Sirene”. Ha composto, arrangiato ed eseguito le musiche per spettacoli teatrali e di Balletto con “La Tempesta” e “Six Memos”, opere di musica contemporanea come “La tempesta” e “Pulchritudo” e concerti per celebri teatri italiani come il Piccolo di Milano, la Casa del Jazz di Roma, il Teatro Piccolo Eliseo, il Teatro Quirino, l’Auditorium Parco della Musica noncheÌ€ per produzioni per Radio France come l’opera Sentimental Funeralies (2000), Calvinologie (2012) e Le Derniere Livre de la Jungle (2016) con il poeta Yann Apperry e i grandi concerti quale compositore, arrangiatore e direttore di orchestra per festival musicali internazionali come Icastica Arezzo, Roma Jazz Festival, Umbria Jazz, Entroterre Festival e il Festival di Caserta, il Festival di Manosque e La Dynamo di Parigi. Ha scritto “Jazz: istruzioni per l’uso” (ed.Laterza) e la serie in 12 DVD “I Grandi del Jazz “ per Espresso Repubblica. Dal 2019 dirige la Jazz Campus Orchestra, un’orchestra di ragazz3 dai 7 ai 15 anni della Fondazione Musica per Roma con cui ha una vasta e prestigiosa attività Nazionale, un suo sestetto, Six Voyagers, il trio “La Grande Semaine” con Yann Apperry e Simon Martineau e la sua “Live Jazz Dance (With an Orchestra)”.

 

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